l 29 novembre il Ministro Fratin ha illustrato al Parlamento le linee programmatiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. In tema di cambiamento climatico, è in previsione una nuova “legge per il clima” di implementazione della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Sul fronte della qualità dell’aria, si punta alla completa attuazione del Programma Nazionale per il Controllo delle Emissioni in Atmosfera (PNCIA). A tutela del suolo, si annuncia una legge nazionale sul consumo di suolo e l’intenzione di snellire e facilitare le procedure per il recupero delle aree industriali dismesse e di semplificare la disciplina sulle bonifiche dei siti contaminati.
Per la tutela delle acque, i principali temi da affrontare riguardano le perdite delle reti di distribuzione, il riuso delle acque depurate, la chiusura delle diverse procedure di infrazione europee relative alla mancanza di reti fognarie e di adeguati impianti di depurazione.
Sul tema della biodiversità sono previste diffuse azioni di ripristino ambientale delle aree più a rischio e dal valore ambientale più elevato (viene citato il progetto di rinaturazione del Po) e l’implementazione di piani d’azione per le specie faunistiche.
Per quanto riguarda l’economia circolare, il programma del Ministero punta sul pieno utilizzo degli strumenti dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici e della regolamentazione End of Waste in particolare nei settori dell’edilizia, del tessile, dei RAEE e delle plastiche, con lo sviluppo di una vera e propria Strategia nazionale per il settore delle plastiche.
Obiettivo primario in campo energetico è il raggiungimento di elevati livelli di indipendenza energetica nazionali, raggiungibile tramite un percorso di crescita esponenziale delle fonti rinnovabili, che vede però anche il ricorso al gas metano (definito vettore energetico fossile più pulito) in questa fase di transizione. In materia di ricerca ed innovazione nel settore energetico, sarà data priorità allo sviluppo di tecnologie per l’elettrificazione dei consumi, per l’efficienza energetica dei processi e dei prodotti industriali, per la riqualificazione energetica degli edifici. Attenzione sarà rivolta anche allo sviluppo dell’idrogeno verde e del biometano e proseguirà la partecipazione dell’Italia nello sviluppo delle tecnologie per la fusione nucleare e nel campo degli impianti nucleari di quarta generazione e dei reattori modulari SMR (Small Modular Reactors).