Il Consiglio di Stato, con sentenza 23 giugno 2023 n. 6202, ribadisce che la bonifica dovrebbe portare alla eliminazione delle sostanze contaminanti o comunque alla loro riduzione entro i valori di legge, mentre la bonifica “non integrale” (riduzione delle matrici inquinanti sino a livelli che, pur superiori alle soglie di concentrazione limite, presentano rischi per ambiente e salute governabili con l’adozione di accorgimenti, ovvero “misure di sicurezza”) è ammessa, solo ed eccezionalmente, qualora il proponente dimostri l’impossibilità di riportare i suddetti valori sotto le soglie di legge mediante un’ampia ricognizione tecnologica basata sulle MTD.