Il Consiglio dei Ministri, in data 7 agosto 2024, ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro una legge della Sardegna che vieta temporaneamente l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, al fine di tutelare l’ambiente e il paesaggio.
La legge regionale n. 5 del 3 luglio 2024 stabilisce un divieto di 18 mesi per la realizzazione di tali impianti in aree di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale, in attesa che la Regione definisca le zone idonee e non idonee per tali installazioni, come previsto dal Decreto Legislativo n. 199 del 2021. Questo divieto si applica anche ai procedimenti autorizzatori già in corso al momento dell’entrata in vigore della legge, avvenuta il 4 luglio 2024.
Il Consiglio dei Ministri ha motivato la sua impugnazione sostenendo che alcune disposizioni della legge regionale violano gli articoli 3, 41 e 117 della Costituzione, superando le competenze statutarie e contrastando con la normativa statale ed europea. Inoltre, è stata richiesta la sospensione cautelare dell’articolo 3 della legge regionale, che impone il divieto alla realizzazione degli impianti.