La norma fornisce requisiti e indicazioni sugli aspetti chiave delle tecniche di bonifica. Descrive i principi, le caratteristiche principali, i vantaggi e i limiti da considerare nella selezione nell’ambito di una valutazione di un’opzione di tecniche di bonifica singole o combinazioni di tecniche di bonifica in situ e in loco, tra cui:
– la tipologia di contaminanti da trattare;
– utilizzo attuale e/o previsto del sito;
– contesti giuridici, politici, socioeconomici e ambientali locali.
La norma è applicabile alla bonifica di siti contaminati (ovvero dove il suolo o il suo gas, l’aria ambiente o le acque sotterranee sono contaminati) e identifica quale fase/matrice può essere presa di mira da una tecnica, ad es. fluido (acque sotterranee, gas, fase liquida non acquosa) o solido e a quale contaminante può applicarsi.
La norma fornisce, inoltre, informazioni sui pericoli che possono essere associati all’implementazione della bonifica.
La norma non fornisce invece:
– un elenco esaustivo delle tecniche di bonifica;
– indicazioni su siti contaminati da sostanze radioattive, agenti patogeni o infettivi o “dispositivi pirotecnici” (ad esempio ordigni inesplosi);
– indicazioni sulle tecniche ex situ messe a punto fuori sede;
– un quadro che copre tutte le situazioni individuali o prescrive quali tecniche utilizzare in un contesto specifico.