Con il Decreto-legge 21 maggio 2025 n. 73 (“Decreto Infrastrutture”) il Governo ha ritoccato il nuovo Testo unico rinnovabili (D.Lgs 190/2024) per accelerare la localizzazione degli impianti FER.
Le aree industriali rientrano automaticamente tra le “zone di accelerazione”, zone dove l’autorizzazione è semplificata e il termine massimo di durata dell’iter scende a 6 mesi. In queste zone rientrano anche tutte le “aree idonee per legge” già elencate dall’art. 20, c. 8, D.Lgs 199/2021.
Le regioni devono inviare al MASE una bozza di Piano delle zone di accelerazione entro il 31 agosto 2025 e il testo definitivo entro il 21 febbraio 2026. La relativa VAS avrà tempi dimezzati.

Parallelamente, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha messo on-line la cartografia dinamica che, su scala comunale, evidenzia:
– le “aree idonee” stabilite dal D.Lgs 190/2024;
– le nuove “zone di accelerazione” introdotte dal DL 73/2025;
– i vincoli paesaggistici, archeologici e NATURA 2000.
La mappa, aggiornata man mano che arrivano i Piani regionali, consente a sviluppatori, PA e cittadini di verificare in pochi click se un sito consenta l’iter rapido.

Le linee guida statali originali (DM 21 giugno 2024) sono state in parte annullate dal TAR Lazio n. 9155/2025, che ha imposto al Ministero di riscrivere i criteri per le aree idonee. In attesa del nuovo decreto, il DL 73/2025 offre un corridoio procedurale certo, mentre le Regioni lavorano ai propri Piani e il GSE fornisce uno strumento di consultazione unificato.