L’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), nel Rapporto “Stato dell’ambiente in Europa 2025” pubblicato il 29 settembre 2025, segnala che, nonostante i progressi compiuti, l’ecosistema europeo mostra un trend complessivamente negativo. A pesare sono la perdita di biodiversità, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’inquinamento e l’impatto crescente dei cambiamenti climatici.
Secondo l’Agenzia, i principali fattori di pressione sull’ambiente restano i cambiamenti nell’uso del suolo e del mare, la crisi idrica e le emissioni derivanti dai trasporti e dall’industria. Senza un’azione più incisiva per attuare le politiche climatiche e ambientali europee, sarà difficile raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e neutralità climatica al 2030.
Il rapporto invita quindi gli Stati membri a sviluppare tecnologie a basse emissioni, in particolare nei settori più energivori come cemento e acciaio, e a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di energia e materie prime critiche.
Tra i Paesi che affrontano le sfide maggiori figura anche l’Italia, chiamata a migliorare la gestione delle risorse e a ridurre la dipendenza da materie prime estere. Restano però punti di forza significativi: la crescita dell’agricoltura biologica, l’espansione delle fonti rinnovabili — che ha già superato gli obiettivi 2020 e punta al 38,7% entro il 2030 — e la progressiva riduzione delle emissioni di gas serra.
Il rapporto è disponibile qui.