Il MASE, con risposta ad interpello 9 novembre 2023, n. 180699, in merito all’applicazione di una deroga al valore limite per lo scarico in corpo idrico superficiale (CIS) di acque provenienti da un TAF per il parametro boro, inquinante proveniente da fenomeni di intrusione marina naturale nelle acque di falda, ha chiarito che tali acque sono assimilate alle acque reflue industriali, con conseguente applicazione della disciplina prevista dalla parte III del D.Lgs. n. 152/2006, e che non è consentibile una deroga su tale parametro per mancanza di una norma che la preveda.
Indipendentemente dall’origine dell’inquinamento da boro, sarà possibile autorizzare lo scarico in corpo idrico superficiale, previo trattamento della suddetta sostanza, solo ove vengano rispettati gli obiettivi di qualità dei corpi idrici recettori e detto inquinante venga ricondotto ai valori stabiliti dalla tabella 3 dell’Allegato V del D. Lgs. n. 152/2006, come disposto dall’articolo 101, comma 1, del D. Lgs. n. 152/2006.