Il 21 marzo 2023 è entrato in vigore il D.Lgs. 23 febbraio 2023 n. 18, che recepisce la Direttiva Europea 2020/2184/UE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.
Il D.Lgs. In questione, che abroga il D.Lgs. 31/2001, stabilisce le condizioni alle quali le acque destinate al consumo umano possano essere ritenute “salubri e pulite” (art. 4), rivedendo ed introducendo nuovi limiti per le sostanze pericolose per la salute, tra cui Pfas, cromo e clorati (Allegato 1), definisce i requisiti di igiene per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili (art. 8), introduce un approccio basato sul rischio (art. 6), finalizzato a garantire la sicurezza delle acque destinate al consumo umano, migliora l’accesso equo per tutti all’acqua potabile sicura e assicura la comunicazione tra le autorità competenti e i fornitori di acqua (art. 7) e definisce i requisiti dei controlli volti a verificare la qualità delle acque destinate al consumo umano (art. 12).
Il decreto istituisce inoltre all’art. 19 il Centro nazionale per la sicurezza delle acque (Censia) e l’Anagrafe territoriale dinamica delle acque potabili (Antea) e all’art. 20 la Commissione nazionale di sorveglianza sui Piani di Sicurezza dell’acqua (PSA).