L’Unione Europea ha completato il primo pacchetto attuativo del Regolamento (UE) 2024/1735 – il cosiddetto Net-Zero Industry Act – con quattro atti di dettaglio destinati a rafforzare la manifattura di tecnologie a zero emissioni nette.

I primi tre provvedimenti, usciti il 18 giugno 2025, fissano le regole operative:
– Reg. (UE) 2025/1176 introduce criteri “non-price” per le aste dedicate alle rinnovabili, premiando proponenti con solida governance ESG, garanzie di cybersecurity e capacità di consegna puntuale;
– Reg. (UE) 2025/1178 pubblica l’elenco di prodotti e componenti net-zero strategici e impone alle stazioni appaltanti di valutare, oltre al prezzo, il “valore resilienza” di ciascuna fornitura;
– Decisione (UE) 2025/1100 individua requisiti e corsia preferenziale per i progetti che chiedono lo status di “strategic project”, ottenendo tempi autorizzativi eccessivamente ridotti.

Il 28 luglio 2025 la Commissione ha chiuso il cerchio con il Reg. (UE) 2025/1463, che sostituisce l’allegato I del Net-Zero Act e definisce, tecnologia per tecnologia, i componenti considerati essenziali (celle fotovoltaiche, elettrolizzatori, pompe di calore, sistemi CCUS ecc.). L’obiettivo è evitare incertezze applicative e agevolare i controlli doganali sulle importazioni.

Il pacchetto entrerà in vigore progressivamente tra fine 2025 e inizio 2026: i governi dovranno aggiornare bandi, capitolati e procedure di autorizzazione, mentre le imprese potranno puntare allo status di progetto strategico e a una corsia più rapida per insediamenti produttivi legati alla transizione energetica.