Diventa definitiva la stretta sulle violazioni in materia di rifiuti: la legge di conversione del DL 9 agosto 2025, n. 116 è stata approvata dalla Camera il 1° ottobre 2025, confermando l’inasprimento delle sanzioni penali e amministrative già introdotto dal decreto.
Il provvedimento rafforza le pene per abbandono e discarica abusiva, combustione illecita, spedizioni transfrontaliere irregolari e gestioni non autorizzate. Le sanzioni aumentano ulteriormente quando le condotte comportano rischi per la salute o l’ambiente, o avvengono all’interno di siti contaminati o da bonificare.
È prevista anche la contestazione differita delle violazioni tramite videosorveglianza, per contrastare l’abbandono di mozziconi, scontrini e altri rifiuti di piccole dimensioni. Inoltre, viene ampliata la responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D.Lgs. 231/2001, includendo reati di impedimento del controllo, traffico illecito o omessa bonifica.
Tra le principali novità della legge di conversione figurano le nuove pene accessorie: fino a cinque anni di interdizione da licenze, concessioni, contributi e contratti pubblici per chi sia condannato in via definitiva per reati ambientali gravi (inquinamento o disastro ambientale, traffico di materiale radioattivo o traffico illecito di rifiuti).
Infine, in materia di Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), la norma introduce sanzioni pecuniarie per i distributori che non comunicano i luoghi di deposito preliminare o omettono i dati sui rifiuti ricevuti, completando così il quadro di inasprimento complessivo del sistema sanzionatorio ambientale.