Il Rapporto Rifiuti Speciali 2025, con dati 2023, riporta una dettagliata analisi di produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale, regionale, e provinciale, compreso import/export. Torna ad aumentare nel 2023 la quantità di rifiuti generati dalle attività industriali, commerciali, artigianali, di servizi, di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale, attestandosi a quasi 164,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali (+1,9% rispetto al 2022, corrispondente a più di 3 milioni di tonnellate), in coerenza con l’aumento del PIL registrato nell’anno di riferimento.

Nel 2023 si raggiunge un dato record nel recupero, grazie al 73% (130 milioni di tonnellate) di speciali che acquistano una nuova vita: di questi, oltre 80 milioni di tonnellate sono rifiuti da costruzione e demolizione che diventano prevalentemente sottofondi stradali e rilevati; 21 milioni di tonnellate di rifiuti di metalli e composti metallici (11,6% del totale gestito) vengono in prevalenza riutilizzati dalle acciaierie del Nord Italia; riciclate, inoltre, le sostanze organiche come carta, cartone e legno (circa il 7% del totale gestito).
Il dato sullo smaltimento in discarica dei rifiuti speciali, rispetto al 2022, diminuisce di 997 mila tonnellate (-11,2%).

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