Il Consiglio dei Ministri ha licenziato, il 30 luglio 2025, un decreto-legge che irrigidisce l’intero quadro sanzionatorio in materia di rifiuti. Il testo, dedicato anche alla bonifica della Terra dei Fuochi, inasprisce le pene, – incluse quelle detentive – per abbandono, combustione illecita, discariche abusive, traffico transfrontaliero e gestione non autorizzata, con aggravanti specifiche quando le violazioni mettono a rischio salute o ambiente o avvengono in siti da bonificare.

Tra le novità, figurano la sospensione della patente e la cancellazione dall’Albo per chi effettua trasporti illegali, l’introduzione di fattispecie aggravate per attività organizzate e il ricorso alla videosorveglianza per contestare, anche in differita, l’abbandono di mozziconi, scontrini e altri micro-rifiuti sulle strade.

Il decreto interviene pure sul fronte della responsabilità amministrativa degli enti (D.Lgs. 231/2001): alle imprese potranno essere imputati nuovi reati – dalla combustione abusiva all’omessa bonifica – mentre la modifica del Codice Penale restringe l’applicabilità della causa di “particolare tenuità del fatto” per i delitti ambientali.