Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato il DM 2 gennaio 2025 n. 2, che distribuisce alle Regioni i 160 milioni di euro stanziati dal «Fondo per il contrasto del consumo di suolo» istituito dalla legge di bilancio 2023 (art. 1, comma 696). Le risorse, programmate dal 2023 al 2027, servono a finanziare interventi di rinaturalizzazione di suoli degradati in ambito urbano e periurbano: aree pubbliche da trasformare in verde fruibile, gravate da un vincolo permanente di inedificabilità.
Gli enti locali presenteranno i progetti alle Regioni, che li valuteranno insieme al MASE e alle Autorità di bacino sulla base dei criteri fissati nell’allegato 2 del decreto (qualità ecologica dell’intervento, benefici ambientali, assenza di vincoli ostativi, coerenza urbanistica). I lavori ammessi verranno poi disciplinati da accordi Regione-Ministero che definiranno importi, tempi, soggetti attuatori e modalità di rendicontazione.
Con il provvedimento, prende dunque forma operativa il primo strumento nazionale dedicato alla rigenerazione dei suoli degradati e al recupero di spazi verdi nelle città, tassello essenziale per frenare l’erosione del suolo libero e migliorare la resilienza urbana.