Con sentenza 27 settembre 2022, n. 36545 la Suprema Corte di Cassazione ha affermato il principio di diritto secondo cui l’applicazione delle disposizioni derogatorie in tema di autorizzazione paesaggistica può essere ammessa solo per gli interventi di lieve entità, ossia gli interventi che per tipologia, caratteristiche e contesto in cui si inseriscono non siano idonei a pregiudicare i valori paesaggistici tutelati dal vincolo.
La Corte ha infine ricordato che la giurisprudenza ha più volte affermato la necessità della autorizzazione paesaggistica anche per le opere precarie, se eseguite in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, e che la precarietà di un intervento non può essere desunta dalla temporaneità della destinazione soggettivamente data all’opera dall’utilizzatore