Il 16 settembre 2023 è entrato in vigore il regolamento di esecuzione 2023/1773 recante le modalità di applicazione del Regolamento UE 2023/956 che ha introdotto una nuova entrata fiscale destinata al bilancio dell’Unione Europea basata sul cosiddetto CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), elemento essenziale del Green Deal Europeo, che mira a ridurre, con l’insieme delle proposte “Fit for 55” entro il 2030 le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
Il nuovo tributo ambientale è finalizzato a garantire che gli sforzi di riduzione delle emissioni di gas serra in ambito UE non siano contrastati da un contestuale aumento delle emissioni al di fuori dei suoi confini per le merci prodotte nei Paesi extra UE che vengono importate nell’Unione europea. Il meccanismo CBAM comporta l’applicazione di un prezzo per le emissioni incorporate nei prodotti di alcune tipologie di industrie: cemento, energia elettrica, fertilizzanti minerali e chimici, prodotti in ferro e acciaio, prodotti in alluminio, idrogeno.
L’introduzione del CBAM sarà graduale, con due fasi d’implementazione. Nella prima fase cosiddetta “transitoria”, tra il 1 ottobre 2023 e il 31 dicembre 2025, il tributo non sarà applicato alle merci importate, ma saranno solo acquisite informazioni sulle quantità dei prodotti in entrata soggetti al CBAM, compresa la valutazione delle emissioni incorporate. Dal 1 gennaio 2026, il meccanismo entrerà in funzione in maniera definitiva. La prima dichiarazione CBAM, relativa alle merci importate nell’anno civile 2026, dovrebbe essere presentata entro il 31 maggio 2027.