Il rapporto “Environmental noise in Europe 2025”, pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) il 24 giugno 2025, fotografa l’impatto crescente dell’inquinamento acustico non solo sulla salute umana, ma anche sugli ecosistemi.

Attingendo ai dati inviati dagli Stati membri nel quadro della Direttiva “Noise” 2002/49/CE, lo studio rivela che almeno il 29 % delle aree inserite nella rete Natura 2000 è esposto a livelli di rumore da traffico, tali da costituire un rischio per la fauna terrestre. Solo il 30% può già essere considerato “tranquillo”, mentre un ulteriore 41% potrebbe diventarlo — e rimanerlo — con adeguate misure di gestione.
Il rumore altera comunicazione, comportamento e fisiologia di numerose specie, incidendo sulle relazioni predatore-preda, sull’impollinazione e, in definitiva, sulle funzioni degli ecosistemi. Per gli ambienti marini, una tutela di base esiste grazie alla Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (2008/56/CE); per gli habitat terrestri, invece, manca ancora una disciplina specifica e l’EEA invita a colmare il vuoto normativo.

Il rapporto è disponibile qui.