La Commissione UE ha pubblicato sul proprio sito i risultati di uno studio intitolato “Environmental costs of abiotic resource demand for the EU’s low-carbon development”, che ha stimato i costi ambientali associati alla transizione dell’Europa verso un’economica “low-carbon” (metodologia basata su lifecycle assessment integrato con costi ambientali).

Tale transizione causerà un aumento della domanda di molte materie prime critiche (critical raw materials), i cui impatti ambientali non sono stati del tutto valutati. Lo studio ha usato i dati esistenti per valutare le implicazioni di tale aumento di domanda per materiale, tipo di impatto e paesi interessati.

I ricercatori hanno stimato un costo totale annuo di danni ambientali associati alla decarbonizzazione pari a 38,9 miliardi di euro, con il 45,8% del costo associato ai materiali usati per le batterie dei veicoli elettrici e l’ 8,4% a quelli usati per le batterie delle infrastrutture per l’energia rinnovabile.

Lo studio mette in evidenza che i costi ambientali legati alla transizione, che rappresentano il 3,7% dell’attuale costo del danno ambientale associato alle emissioni europee di carbone, saranno probabilmente superati dai benefici associati al passaggio ad un’economica “low-carbon”.

Il riciclaggio potrebbe essere un fattore chiave nel ridurre gli impatti della produzione delle materie prime, così come le politiche relative al trasporto pubblico ed alla mobilità dolce potrebbero liminare la domanda di batterie per i veicoli elettrici. I ricercatori mettono tuttavia in evidenza che, per molti dei materiali di interesse, ad oggi non esistono processi di riciclaggio implementati a scala industriale (la domanda è ancora scarsa, non essendoci molti veicoli elettrici in fase di demolizione).